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Ue-Mercosur

Cia, agricoltura non sia penalizzata da accordo

Il trattato commerciale preoccupa anche per violazioni diritti umani e degrado ambientale nel Brasile di Bolsonaro
 

L'accordo commerciale in dirittura d’arrivo tra Unione europea e paesi del Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay) mette in allarme il settore agroalimentare che rischia di essere penalizzato in favore di comparti come il farmaceutico e l’automotive rilevanti soprattutto per l’export tedesco, e interessati al quinto maggior mercato fuori dai confini comunitari, con 260 milioni di consumatori latino-americani.
Cia-Agricoltori Italiani guarda da sempre con favore agli accordi commerciali internazionali ma, nel ruolo di importatore netto, l’agrifood italiano occupa una posizione difensiva nelle produzioni zootecniche e nei cereali (vedi tabella allegata), che Cia auspica siano tutelate dal trattato.
Cia si augura, dall’altra parte, una particolare attenzione a sostegno dei prodotti in cui gioca, invece, in posizione offensiva: vini, prosecco, prodotti agricoli trasformati lattiero-caseari e IG di alta qualità.
Il rischio per l’Italia è di essere sommersi dai prodotti agricoli del Sudamerica, abolendo dazi e altre barriere. Nell’Ue vigono i più alti standard in termini di sicurezza alimentare, ambiente, salute e benessere degli animali che garantiscono il successo dei prodotti agroalimentari europei nel mondo, sarebbe dunque dannosa una concorrenza di prodotti che non rispettano il principio di reciprocità delle regole comunitarie.
Cia rileva anche il pericolo di un trattato con un Paese come il Brasile di Bolsonaro, a causa delle violazioni dei diritti umani e del degrado ambientale.