Nutrie

Nutrie, Cia Venezia: maggiore risorse e non contributi a spot

Servono maggiori risorse, e non finanziamenti una tantum, per eradicare le nutrie dal nostro territorio

Cia Venezia sostiene l’iniziativa annunciata dall’amministrazione regionale, ovvero l’eliminazione totale dei castorini dalle aree di pianura: oltre a devastare decine di ettari appezzamenti agricoli, soprattutto quelli vocati a mais (con perdite fino ad un 30% del raccolto), praticano dei fori lungo gli argini nei quali ricavano le loro tane.

“Alla prima pioggia abbondante viene giù tutto – precisa la presidente di Cia Venezia, Federica Senno – Chiaro che dopo si verificano gli allagamenti. Prima della salvaguardia della flora e della fauna, un concetto peraltro ormai passato, occorre mettere in sicurezza le arginature. Pure per salvare vite umane da potenziali esondazioni di fiumi e canali”.
Cia Venezia, inoltre, ricorda che esiste un piano regionale di eradicazione delle nutrie. “Tuttavia – precisa Senno – fino ad ora non ha portato i risultati sperati poiché non sono stati messi in campo adeguati contributi. Solo, appunto, delle misure che assomigliano più a dei palliativi”.

“Oggi, come sostiene la Regione, non possiamo più attendere”. In ogni caso, da anni Cia, anche a livello regionale, porta avanti con forza la battaglia per arrivare alla modifica della legge 157 del 1992, “Norme per la protezione della fauna selvatica”: nell’attuale contesto serve andare al di là del principio della protezione per giungere a quello di una corretta gestione della stessa fauna selvatica. “Continueremo a tenere alta l’attenzione sulla tematica – conclude la presidente Senno – Le nutrie, insieme ai cinghiali, devastano i raccolti, con pesantissime ricadute in termini di redditività per gli imprenditori agricoli. E mettono a repentaglio il già delicato sistema idrogeologico della pianura”.