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Caporalato
Cia, ferma condanna per fatti di Latina
"Il rifiuto del lavoro nero e del caporalato sono due dei principi cardine che guidano la nostra azione sindacale. È chiaro che le eccellenze del nostro Made in Italy devono essere legate non solo alla qualità indiscussa delle produzioni agricole italiane, ma anche alla qualità e alla dignità del lavoro e della vita dei lavoratori agricoltori". Con queste parole, Cristiano Fini, presidente nazionale di CIA-Agricoltori Italiani, ha espresso la sua posizione durante l'incontro urgente convocato dai ministri Marina Elvira Calderone e Francesco Lollobrigida a seguito della tragica vicenda di Latina.
Un Cordoglio che Chiede Azioni Concerte
Fini ha commentato con profondo cordoglio la tragica vicenda del bracciante indiano Satnam Singh, abbandonato in strada dopo un gravissimo infortunio nei campi dell'Agro Pontino. "Non basta esprimere solidarietà. È necessario valorizzare e tutelare le aziende agricole che operano legalmente", ha affermato, sottolineando l'importanza di interventi concreti per prevenire simili tragedie.
Proposte sul Decreto Flussi
CIA ha avanzato proposte specifiche riguardo al Decreto Flussi. Una delle misure suggerite è la creazione di una black list dei datori di lavoro che, pur avendo ottenuto il visto d’ingresso per i lavoratori richiesti nei precedenti click day, non hanno formalizzato il contratto di soggiorno e l’assunzione. L'inibizione di tali soggetti per almeno tre anni dalla presentazione delle istanze permetterebbe di snellire il sistema informatico del ministero e ridurre i tempi di rilascio dei visti. CIA propone inoltre di superare la procedura del click day con una prenotazione numerica della manodopera extra UE da parte dei datori di lavoro, per consentire al ministero di valutare correttamente il numero delle quote in base al fabbisogno reale.
Rete del Lavoro Agricolo di Qualità: Necessità di Incentivi
La Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, secondo Fini, non ha ancora portato benefici significativi né alle aziende agricole né nella lotta al caporalato, come dimostra l’iscrizione di solo 6600 aziende su un’aspettativa di almeno 400 mila. Per incentivare l’adesione, CIA propone un sistema di premi che possa dare risalto alle aziende virtuose sia dal punto di vista sociale che economico.
Impegno Continuo nella Lotta al Caporalato
CIA rimane impegnata nel contrasto al caporalato, distinguendosi come l’unica organizzazione agricola nazionale a guidare un progetto FAMI 2014-2020 dedicato a questa causa. Insieme a 30 partner tra reti nazionali, cooperative, consorzi, Ong e associazioni, ha creato il Rural Social Act, un'iniziativa che promuove politiche comuni contro il lavoro nero, valorizzando l’agricoltura sociale come esempio di sviluppo sostenibile e legale. Il progetto mira a contrastare le agromafie e a sviluppare filiere etiche e innovative forme di distribuzione.
L’impegno di CIA continua, con la ferma convinzione che solo attraverso azioni concrete e concertate si possa garantire un futuro migliore per i lavoratori agricoli e per l’intero settore.
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