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Vino, Venezia punta sulla certificazione

Vino, Venezia punta sulla certificazione

Cia Venezia ha organizzato un webina per le cantine sociali e quelle private: il vino veneziano si distingue dalle altre per l’attenzione alla sostenibilità

Quindici per cento in più di superficie vinicola in un anno. Quasi il 70% di vini prodotti è DOC, DOCG o IGT. La DOC delle Venezie ha prodotto, nel solo 2020, 162 milioni di bottiglie di vino. Come distinguere le produzioni? Puntando sulla sostenibilità. Con questo obiettivo Cia Venezia ha organizzato un convegno sulla certificazione, che si svolto lunedì 29 marzo, alle 18, in videoconferenza.

I lavori sono stati aperti dal responsabile di Cia Veneto Orientale Sergio Magoga. Le informazioni sulla certificazione SQNPI sono state fornite da Lorenzo Zanardo, tecnico Cia Portogruaro. Le conclusioni, invece, affidate al presidente provinciale Paolo Quaggio.

“Nel 2020 la superficie vitata in produzione nel Veneto è stata pari a 86.973 ettari, con un aumento annuo del +8,4%”, spiega Quaggio. “Venezia registra un valore quasi doppio rispetto alla media regionale, con un aumento in un anno del 15% di superficie. Nell’ultimo anno, la quantità di uve DOC e DOCG è aumentata del +24% circa rispetto al 2019, mentre la produzione IGT registra un più consistente +81% circa. La produzione di vino nel 2020 risulta essere pari a circa 12,9 milioni di ettolitri, con un incremento produttivo rispetto al 2019 del +51,8%. Quasi il 69% del vino prodotto è a Denominazione (DOC, DOCG), con il 17,3% costituito da vino IGT. La DOC “Delle Venezie”, che coinvolge le tre Regioni del Triveneto, ha prodotto per circa 1,2 milioni di ettolitri, pari a 162 milioni di bottiglie di vino”.

Numeri che dimostrano la straordinaria offerta, che per tutto il 2020 e anche adesso però non ha i suoi normali canali di distribuzione.
“La parte del leone l’ha fatta la grande distribuzione, ma con un livellamento dei prezzi verso il basso. Ha retto il canale delle esportazioni. Cia Venezia ha pensato che per valorizzare i propri vini, si dovesse aggiungere un elemento distintivo e abbiamo puntato sulla sostenibilità. Vini prodotti seguendo regole precise, che prevedono il rispetto dell’ambiente. Il Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata è una certificazione di questo tipo”.

“Dal 2023, con l’entrata in vigore della nuova PAC – conferma Lorenzo Zanardo – l’Europa punterà sulla strategia “Farm to Fork”, ovvero una transizione verso un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente. Ecco perché come Cia Venezia abbiamo deciso di concentrarci su questa certificazione e fare della produzione veneziana un caso studio. I numeri della crescita sono enormi: nella nostra provincia, le cantine private che adottano la SQNPI sono inferiori al 10%, mentre le cantine sociali inizieranno da questa annata il percorso di certificazione, attraverso l’adesione volontaria dei loro conferitori: essendo una certificazione riconosciuta dal Ministero delle Politiche Agricole, permetteremo ai vini veneziani di distinguersi a livello nazionale”.

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