Pac: agricoltura sotto attacco

CIA Agricoltori Italiani di Venezia si unisce alla mobilitazione permanente lanciata dalla Confederazione nazionale per difendere la Politica Agricola Comune (PAC), pilastro fondante dell’Unione Europea e garanzia di sicurezza alimentare, tutela ambientale e sviluppo rurale.

L’agricoltura è il cuore dell’Europa
Da oltre 50 anni la PAC rappresenta la più importante politica europea,sostenendo il reddito degli agricoltori, promuovendo lo sviluppo delle aree rurali e assicurando cibo sano e di qualità per tutti. Senza la PAC, l’Europa perderebbe una parte essenziale della propria identità e coesione.

No al Fondo Unico europeo
La proposta di istituire un Fondo Unico europeo mette in serio pericolo il futuro del comparto agricolo. Le ragioni sono chiare:

• Riduce le risorse destinate all’agricoltura
• Elimina l’autonomia della PAC
• Crea disparità tra gli Stati membri
• Mette in competizione settori troppo diversi, come agricoltura, salute, energia e ricerca

Una redistribuzione indistinta dei fondi significherebbe indebolire uno dei pilastri storici dell’Europa. Senza il presidio agricolo e rurale, l’Europa non ha futuro.

“Non arriviamo al fondo!” – La mobilitazione continua

CIA Agricoltori Italiani di Venezia sostiene con forza la campagna “Agricoltura sotto attacco”, promossa dal Presidente nazionale Cristiano Fini, e invita tutti i soci, i cittadini e le istituzioni a unirsi alla mobilitazione.

Un momento fondamentale per alzare la voce a difesa della PAC e per ribadire l’importanza dell’agricoltura nelle politiche europee.
Perché servono più risorse per l’agricoltura

• Il budget attuale non è adeguato alle sfide globali
• Le risorse non tengono conto dell’inflazione
• Senza risorse, non c’è cibo, né sviluppo sostenibile

La PAC riguarda tutti

• Garantisce la sicurezza alimentare
• Contrasta i cambiamenti climatici e il dissesto idrogeologico
• Tutela i territori, la biodiversità e la salute
• Più agricoltura = più Europa, più futuro

Difendere la PAC significa difendere la terra, il lavoro e il futuro dell’Europa.

#nonarriviamoalfondo