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Novità per i pensionati

Il Governo anticipa la rivalutazioni delle pensioni

Si anticipa al 1° novembre la rivalutazione delle pensioni e da un aumento del 2%

Al fine di sostenere i pensionati, in via eccezionale il governo uscente ha stabilito una rivalutazione delle pensioni del 2,2%.

Le misure indicate all’art. 21 della Gazzetta Ufficiale del 9 agosto sono due:
a. Il conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni, per l’anno 2021, pari allo 0,2%, viene anticipato al 1° novembre 2022;
b. Nelle mensilità di ottobre, novembre e dicembre 2022, inclusa la tredicesima, il trattamento pensionistico lordo complessivo in pagamento, viene riconosciuto, in via transitoria, un incremento del 2%.

L'aumento previsto non influirà nelle prestazioni legate al reddito.

L’incremento delle pensioni pari al 2,2% scatterà a partire dal mese di novembre 2022 e riguarda anche la tredicesima mensilità pagata a dicembre.
L’incremento non sarà uguale per tutte le pensioni, ma dipenderà dalle fasce di reddito corrispondenti: 100% dell’inflazione per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo pari a 523,83 euro (pari a 2.062 euro) 90% dell’inflazione per le pensioni comprese tra 4 e 5 volte il trattamento minimo (fino a 2.577,90euro) 75% dell’inflazione per le pensioni oltre 5 volte il trattamento minimo (oltre i 2.577,90 euro). Il decreto Aiuti bis prevede che l’aumento del 2% venga riconosciuto qualora il trattamento pensionistico mensile sia complessivamente pari o inferiore a 2.692 euro, ossia fino alla soglia dei 35 mila euro annui; superata questa cifra, la rivalutazione non si applica nemmeno con la riduzione al 75%.

Estensione ad altre categorie di lavoratori dell’indennità una tantum di cui agli articoli 31 e 32 del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50

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