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Legge sui parchi regionali

Legge sui parchi regionali, audizione di Cia Veneto
 

Un rappresentante degli agricoltori negli organi di indirizzo politico-amministrativo

Parchi regionali, Cia Veneto chiede il coinvolgimento degli agricoltori negli organi di gestione.
È questa la posizione che verrà espressa domani, 31 maggio, nella audizione in Seconda Commissione del Consiglio Regionale Veneto, che sta esaminando i progetti di legge sulle “Norme per la riorganizzazione e la razionalizzazione dei Parchi Regionali”.
«La valutazione delle proposte di legge 143 e 217 è positiva – spiega il presidente di Cia Veneto Gianmichele Passarini -  ma consideriamo carente l’attenzione al ruolo che l’agricoltura svolge all’interno delle aree parco. Per permettere agli agricoltori di esplicare pienamente il proprio ruolo attivo nella gestione del territorio e nella tutela e valorizzazione ambientale, occorre valorizzarne il ruolo e coinvolgerli negli strumenti di gestione e nei progetti di tutela e valorizzazione».
Spesso i motivi di contrasto e insofferenza in taluni ambiti protetti, insorgono a causa dell’incremento di specie selvatiche, non sempre appartenenti a specie autoctone, che arrecano ingenti danni alle coltivazioni e agli allevamenti, indennizzati spesso tardivamente e solo parzialmente.
«Il testo proposto non considera le rappresentanze agricole all'interno della “Comunità del Parco” (che è l’organo di indirizzo politico-amministrativo) relegando le realtà agricole dei territori ancora solo alla “Consulta”, che si limita a svolgere un compito propositivo e consultivo. Chiediamo di conseguenza una presenza almeno nella compagine della Comunità del Parco».
Sempre in tema di governance, Cia Veneto chiede che la legge preveda un concorso per la scelta del Direttore del Parco, che dovrà essere una persona «con esperienze specifiche nel settore».