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Progetto contro la crisi idrica

11 punti contro la crisi idrica

La presidente Senno: «Idee concrete, tutti possiamo fare qualcosa».

Undici punti: dal piano invasi alla revisione dei piani acque comunali, da uno studio di fattibilità su un impianto di desalinizzazione alla creazione di una cabina di regia su scala metropolitana.

CIA Venezia ha predisposto un ricco e particolareggiato progetto per affrontare la crisi idrica e la siccità, sotto forma di un ordine del giorno, che in questi giorni è stato inviato alla Città Metropolitana di Venezia e ai sindaci di tutti e 44 i Comuni della provincia.
«Abbiamo scelto questa strada – spiega la presidente provinciale Federica Senno – perché la questione riguarda tutti, senza distinzione politica. I Consigli comunali esprimono tutte le posizioni e tutte le sensibilità dei cittadini del nostro territorio. Per questo riteniamo che impegnare là amministrazioni comunali a discutere e – ci auguriamo – ad approvare questo documento diventi la forza propulsiva per agire».

CIA Venezia – anche in riferimento al convegno di qualche settimana fa, durante il quale era emersa la drammaticità della situazione - ricorda che, dati alla mano, il Veneto e l’intero bacino padano stanno affrontando da mesi una crisi idrica di dimensioni epocali, dovuta al protrarsi di un periodo siccitoso che ha lasciato diverse zone senza precipitazioni per mesi; si è inoltre assistito ad un calo delle precipitazioni nevose sui rilievi alpini che ha portato ad una accelerazione dello scioglimento dei ghiacciai. In particolare la minaccia più grande è per le coltivazioni, che non troveranno nel suolo le riserve necessarie che solitamente le piogge invernali apportano, e rischiano di non poter essere irrigate nel periodo estivo a causa della mancanza d’acqua. A causa della riduzione della portata dei fiumi si sta verificando uno stravolgimento degli equilibri naturali e la biodiversità dell’ambiente salmastro, con la scomparsa della vongola verace, patrimonio ambientale ed economico della nostra Provincia.

«Anche noi agricoltori dobbiamo impegnarci – aggiunge la presidente Senno – per esempio favorendo e sostenendo i processi di cambiamento delle pratiche agricole, colturali e di allevamento che siano assonanti a scenari di scarsità della risorsa idrica ed impongano un uso efficiente dell’acqua.
Proponiamo inoltre la creazione di una cabina di regia su base metropolitana, che possa coinvolgere tutte le diverse istituzioni che a vario titolo sono collegate al sistema della gestione della risorsa idrica (Comuni, Città Metropolitana, Enti di Bacino, Consorzi di Bonifica, Soggetti Gestori, Conferenze dei Sindaci, Intese Programmatiche d’area) con il pieno coinvolgimento delle categorie economiche».
Già nel corso del 2022, vista la situazione di perdurante siccità, era stato nominato un Commissario Straordinario per l’emergenza idrica che aveva disposto una serie di azioni immediate.

«La criticità della situazione – conclude la presidente di CIA Venezia – non consente più un approccio occasionale ed emergenziale alla questione. Bisogna intervenire con tempestività e decisione, per scongiurare problemi di carenza idrica nei prossimi mesi e per fare scelte strategiche per il futuro. Ci auguriamo che i Sindaci raccolgano il nostro appello, portino in discussione questo ordine del giorno e soprattutto intervengano: noi siamo pronti a fare la nostra parte».

In allegato: il testo dell’ordine del giorno inviato alla Città Metropolitana e ai Comuni del Veneziano