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Agriturismi Cia

Rafforzare gli Agriturismi: Verso una Prospettiva Green e Inclusive per le Aree Rurali Italiane

Da Bruxelles alle zone interne d'Italia, è essenziale implementare politiche, strumenti e risorse volte a concretizzare interventi mirati per valorizzare il ruolo fondamentale degli agriturismi in ambito sociale, ambientale ed economico, specialmente nelle zone rurali del Paese. Questa è la prospettiva espressa dalla Cia-Agricoltori Italiani e Turismo Verde durante l'Assemblea nazionale tenutasi a Roma.

Il focus della discussione è stato incentrato sulla Politica Agricola Comune (Pac) e sulle opportunità che essa offre al settore agrituristico, con il contributo al dibattito di organizzazioni quali Ismea, CREA e GAL Terre Pescaresi e Capo di Leuca. Secondo Cia e Turismo Verde, è imperativo che l'Unione Europea, con la programmazione 2023-2027, e successivamente il governo nazionale e le regioni, dimostrino un maggiore impegno verso gli agriturismi. Questa richiesta è motivata dalla crescita costante del settore, che conta ora 25.849 aziende, quasi il 2% in più rispetto al 2021, e un valore di produzione di 1,5 miliardi di euro in un solo anno.

Tuttavia, sia nel metodo che nelle risorse, la Pac mostra ancora evidenti limiti per il comparto, rallentato da eccessiva burocrazia e mancanza di chiarezza. Cia e Turismo Verde sottolineano la necessità di incentivi finanziati dall'Unione Europea per gli investimenti, mirati a potenziare l'offerta agrituristica nei programmi di sviluppo rurale e a promuovere progetti integrati a livello locale. In particolare, è urgente portare al 80% gli aiuti del Programma di Sviluppo Rurale (Psr), attualmente bloccati al 50% in conto capitale per gli agriturismi. La misura per la diversificazione, che beneficia di 286 milioni del Piano Strategico della Pac, è considerata strategica, ma appare insufficiente nel suo stanziamento per incentivare le aziende agricole all'attività turistico-ricreativa.

Complessivamente, il settore agrituristico sembra essere ancora marginale rispetto alla transizione a matrice green, nonostante il suo ruolo chiave nell'agricoltura, nella preservazione delle aree interne e nella tutela della biodiversità. L'approccio dell'Unione Europea richiede, pertanto, una maggiore coesione a livello regionale di fronte alla Pac e al de minimis, al fine di semplificare i processi e rendere più accessibili gli strumenti, promuovendo un dialogo con i Gruppi di Azione Locale (GAL) per bandi più adatti alle esigenze del settore.

Infine, anche per gli agriturismi, è importante sottolineare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Il 2024, designato "Anno delle radici italiane", vede l'Organizzazione coinvolta in un progetto di promozione turistica rivolto ai discendenti di emigrati. Le strutture agrituristiche delle aree interne sono considerate contesti ideali per riscoprire le radici, tra storia e tradizioni esaltate dalla cucina contadina regionale. Il presidente di Turismo Verde-Cia, Mario Grillo, sottolinea la necessità di rafforzare il posizionamento degli agriturismi attraverso la rinnovazione della legge nazionale, la formazione e la partecipazione attiva in comunicazione e fiere di settore. Il presidente di Cia, Cristiano Fini, chiude affermando che puntare sul carattere distintivo che unisce tradizione e innovazione è essenziale per far emergere le potenzialità delle strutture e promuovere lo sviluppo del settore.