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Turismo verde

Più coordinamento nelle Regioni per snellire burocrazia

L’Associazione Cia in audizione alla Camera su proposta legge Gallinella in materia di semplificazione
 

Una maggiore semplificazione nel sistema agricolo e agrituristico italiano passa anche per un tavolo di coordinamento tra assessorati regionali che dia così all’esterno un interlocutore unico per rispondere alle esigenze di agriturismi sempre più multifunzionali. Questo uno dei punti centrali dell’intervento in Comagri di Turismo Verde-Cia, ricevuta in audizione nell’ambito dell’esame della proposta di legge C. 982 Gallinella per la semplificazione e l'accelerazione dei procedimenti amministrativi nelle materie dell'agricoltura.
Per l’Associazione agrituristica di Cia-Agricoltori Italiani, intervenuta con il suo direttore nazionale Tommaso Buffa, la necessità di una rete di coordinamento regionale non si limita alla gestione delle competenze, dall’agricoltura alla sanità, dall’ambiente all’urbanistica, all’istruzione e al sociale, ma anche allo snellimento della burocrazia nei controlli regionali. Ciò, razionalizzando tempo e pratiche a carico dell’azienda oltre a costi di gestione per le istituzioni, pur garantendo una vigilanza di qualità sia negli agriturismi che nell’agroalimentare italiano.
Inoltre, nel corso dell’audizione, Turismo Verde-Cia si è espressa a favore della deroga all’obbligo d’installare impianti di tipo centralizzato per quegli agriturismi che utilizzano singole unità abitative e non superano i 25 posti letto (art.6).
In merito, invece, all’opportunità di offrire agli ospiti in agriturismo maggiori informazioni sui prodotti (art.7), l’Associazione promossa da Cia, ha sostenuto l’utilità più che di una norma che punti all’obbligo, di una campagna che promuova le buone prassi in ottica di valorizzazione del territorio come già molti operatori agrituristici stanno facendo.
L’ok di Turismo Verde, attraverso il suo direttore nazionale Buffa, è arrivato sulla proposta (art.19) di rendere permanente l’incentivo del credito d’imposta utilizzabile  per la riqualificazione delle strutture ricettive, comprese quelle che svolgono attività agrituristica, per le spese di riqualificazione energetica, adeguamento sismico, nonché, indipendentemente dalla contestualità con i precedenti, per interventi di ristrutturazione edilizia e per acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici necessari all’immobile ristrutturato.
Soffermandosi sugli articoli relativi al settore agrituristico, Turismo Verde-Cia che è intervenuta nell’audizione che ha coinvolto anche Agriturist e Terranostra, ha riconfermato quanto già indicato da Cia-Agricoltori Italiani nella seduta di martedì 22 gennaio 2019.