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Sicurezza sul lavoro: agricoltura settore a rischio

Patto per la sicurezza sul lavoro: agricoltura settore a rischio, servono risorse

Gianmichele Passarini, Presidente Cia Agricoltori Italiani Veneto firma il Piano per la Sicurezza sul Lavoro. Formazione, risorse e semplificazione sono le tre strade da seguire

"Nel luglio del 2018 noi di Cia Agricoltori Italiani Veneto siamo stati tra i primi firmatari della prima edizione del piano per la Sicurezza sul Lavoro, perché credevamo in questo progetto. E siamo pronti a fare la nostra parte con questo nuovo patto, che arricchisce il percorso. Siamo lieti che sia passata la nostra proposta di percorsi di prevenzione tematici, visto che ci sono settori più esposti degli altri. Il sotto-tavolo sull’agricoltura è uno di quelli previsti da questo patto. Ma per essere efficace, l'intero Piano deve contenere misure concrete e specifiche come la formazione e le risorse."

Formazione.
Secondo Passarini ci vuole un approccio culturale nuovo, educativo e formativo. Se la questione si risolve solo con la sanzione, non si arriva da nessuna parte. Capiamo la necessità di aumentare i controlli dello Spisal (sia in termini di operatori che di visite in azienda), ma con visite improntate sulla formazione ed informazione dell'azienda agricola.

Risorse per l’ammodernamento dei macchinari.
"L’agricoltura – conferma Passarini – è il secondo settore più piagato dagli infortuni mortali (dopo l’edilizia). Il personale spesso è anziano, lavora in situazioni difficili e con mezzi fatiscenti. Ma la marginalità del reddito degli agricoltori non permette spesso l’ammodernamento di trattori e attrezzature e non è possibile pensare che l’ammodernamento si finanzi con formule come il “click day” dell’Inail.

Infine un passaggio sul PNRR e sul PSR. «Ci sono risorse che possono e devono essere destinate alla Sicurezza sul Lavoro: approfittiamo della ripartenza di questo patto tra tutte le parti in causa (istituzioni, associazioni datoriali, sindacati) per investire in sicurezza».