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Patto tra cittadini, imprese e agricoltori strategico per ripresa

Patto tra cittadini, imprese e agricoltori strategico per ripresa

Un patto tra cittadini, imprese e agricoltori per riprogettare il futuro mettendo il settore primario al centro. È il progetto venuto fuori dall’Assemblea nazionale di Cia Agricoltori Italiani, che si è svolta venerdì e che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del presidente del Consiglio Giuseppe Conte; del vicepresidente esecutivo della Commissione Ue per il Green Deal Frans Timmermans e della ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova.
"Secondo uno studio della Cgia di Mestre commissionato da Cia in occasione dell’Assemblea -spiega il presidente di Cia Venezia Paolo Quaggio- il Pil italiano perderà quasi 15 punti percentuali rispetto al picco del 2007 e porterà l’economia nazionale indietro di 22 anni (ai livelli del 1998). Lo shock economico del Covid ha riportato all’attenzione l’importanza strategica dell’agricoltura, garante dell’approvvigionamento alimentare del Paese. Ma adesso è il momento di pensare alla ripresa, con una stima di crescita del 5,5% nel triennio 2021-2023".
Una delle ricette proposte durante l’assemblea è stata quella di puntare sul coinvolgimento strutturale dei cittadini e di chi li rappresenta e di tutto il comparto economico produttivo, a partire dal livello locale.
"Ed è proprio il periodo giusto per partire -conferma Quaggio- visto che si avvicinano le festività natalizie. Dovremo convivere ancora con le restrizioni per contenere il contagio del Coronavirus. Ma possiamo darci una mano: i cittadini comprando cibi locali, la grande distribuzione puntando sulle nostre specialità, i ristoranti preparando i piatti della nostra tradizione. È un modo per aiutare l’agricoltura, con la garanzia di avere prodotti di qualità; per aiutare i commercianti e i ristoratori; e per soddisfare le richieste dei cittadini, alla ricerca di genuinità. Ricordiamo, inoltre, che gli agricoltori sono quelli che garantiscono la conservazione del territorio, del paesaggio agrario e spesso l’equilibrio idrogeologico di molte zone".
L’agroalimentare, d’altronde, è un perno dell’intera struttura economica italiana: dal settore primario (agricoltura), al secondario (industria agroalimentare), al commercio e ai servizi (in particolare al turismo), che nel Veneziano sarà fondamentale per la ripresa e la valorizzazione delle nostre produzioni di alta eccellenza, oggi in estrema difficoltà a causa del Covid.
"Ognuno di noi può fare qualcosa -conclude Quaggio- la straordinarietà della contingenza e l’impatto della pandemia a livello sanitario, economico, sociale ci impongono di ripensare al futuro partendo dai piccoli gesti, anche a livello locale".