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Impianto fotovoltaico a terra

Cia Venezia offre collaborazione alla Città Metropolitana per individuare le aree di pregio

Impianto fotovoltaico a terra, Cia Venezia propone alla Città Metropolitana un percorso di confronto e collaborazione.
Pochi giorni fa la presidente provinciale Federica Senno ha indirizzato al primo cittadino metropolitano Luigi Brugnaro una lettera con cui auspica la nascita di un rapporto su un tema molto sentito tra gli agricoltori.

«La Legge Regionale n. 17 del 19 luglio 2022 “Norme per la disciplina per la realizzazione di impianti fotovoltaici con moduli ubicati a terra” – scrive Senno - e la successiva Delibera di Giunta regionale n. 1423 del 2022, danno un ruolo estremamente importante alla Città Metropolitana di Venezia nell’individuazione delle aree agricole di pregio all’interno del territorio metropolitano di sua competenza. Per questo lavoro l’ente è anche destinatario di un contributo, da parte della Regione Veneto, di poco più di 48mila euro.»

La legge in sostanza impone alla Città Metropolitana di individuare le aree caratterizzate dalla presenza di attività agricole consolidate, dalla continuità e dall’estensione delle medesime, contraddistinte dalla presenza di paesaggi agrari identitari, di ecosistemi rurali e naturali complessi, anche con funzione di connessione ecologica, che, in quanto in virtù di tali caratteristiche, costituiscono indicatore di presuntiva non idoneità alla realizzazione degli impianti» fotovoltaici a terra.

«Il tema è molto sentito tra i nostri Associati – aggiunge la presidente Senno – che sono sensibili al tema del consumo del suolo agricolo da un lato, e preoccupati dai pesanti aumenti dei costi energetici dall’altro. Il tema energetico, il consumo di suolo e la corretta gestione delle acque saranno i temi cruciali sui quali porremo la nostra attenzione fin da subito, vista la critica situazione internazionale e i cambiamenti climatici in corso. Proprio per agevolare il lavoro della Città Metropolitana e contemporaneamente salvaguardare la vocazione agricola dei terreni e quindi il reddito degli agricoltori, mettiamo a nostra disposizione i nostri tecnici e i nostri organi dirigenziali: assieme potremo essere veloci ed efficaci nell’individuazione – speriamo la più condivisa possibile – delle aree agricole di pregio, spostando in altre zone gli impianti fotovoltaici a terra».