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Filiera lattiero-casearia

Accordo sul latte
 

Non è la soluzione della crisi, ma un primo passo importante
 

«Non è la soluzione della crisi se pensiamo all’aumento sproporzionato dei costi di produzione, ma è comunque un intervento importante a sostegno della filiera lattero-casearia».
 
Gianmichele Passarini, presidente di CIA Veneto, commenta così la firma del protocollo d’intesa per la salvaguardia degli allevamenti italiani tra le organizzazioni agricoli, l’alleanza delle cooperative del settore agroalimenta, Assolatte e la Grande Distribuzione Organizzata.
L’accordo, siglato al Ministero delle Politiche Agricole, prevede un premio “emergenza stalle” fino a 3 centesimi al litro da riversarsi integralmente agli allevatori. Tale premio è garantito con una soglia massima di intervento pari a 0,41 euro/litro. Le associazioni di imprese attive si impegnano a riconoscere un premio aggiuntivo sino a un centesimo al litro di latte nei casi in cui non sia raggiunta la soglia massima di 0,41 euro/litro alla stalla.

«Come CIA Agricoltori Italiani – spiega Passarini – sia a livello nazionale che a livello regionale, avevamo chiesto un aumento di almeno 5 centesimi al litro sul prezzo del latte conferito nella Regione Lombardia, che determina - come è noto - anche quello nel resto del Paese. La nostra regione sta pagando un prezzo molto alto: nel 2020, in Veneto, gli allevamenti sono scesi a circa 3.000 unità (-4% rispetto al 2019). Circa 1.500 detengono quasi il 90% dei capi (ricordiamo che sono circa 150.000 le vacche che costituiscono la mandria veneta). Ciò significa che i piccoli allevamenti stanno scomparendo. Inoltre l’incremento dei costi di produzione di latte bovino dovuto al rincaro delle materie prime (+30%) e dei rialzi dei listini di mangimi, fertilizzanti ed energia, sta mettendo in ginocchio le stalle italiane, che non possono più andare avanti senza un significativo aumento del prezzo del latte, attualmente inferiore al costo di produzione (circa 0,45 €/lt)».

«Per questo – conclude Passarini - abbiamo lottato perché la filiera lattiero-casearia garantisse una quotazione equa agli allevatori, che non andasse solo a coprire i costi, ma offrisse anche la giusta redditività alle aziende agricole, già colpite dagli effetti della pandemia. Questo protocollo risponde solo in parte alle nostre richieste, ma lo consideriamo un passo avanti a sostegno di un settore che pesa per il 12% sull’intero comparto alimentare».